Contest letterario gratuito “Radici, impulso e rivoluzione” – Quarta edizione
Parole senza duello
timoni che alitano direzioni
teatro che smaschera presunta realtà.
-La libertà è Poesia,
come Teatralizzare la via?-
La quarta edizione del Contest letterario gratuito di TEATRO e POESIA “Radici, impulso e rivoluzione” è promosso dall’associazione culturale “Meris in Domu” e dal centro culturale NAI.
“Radici, impulso e rivoluzione” è una raccolta di commedie composta da tre copioni tragicomici e da un canovaccio.
Per esigenze di emancipazione l’ambientazione avviene nella realtà della Sardegna, centro del Mediterraneo e connessione pacifica per i popoli… (Continua QUI)
… da “Che giorno è oggi?” (V Scena – Atto Primo)
Elmas Dai, adesso basta. Perché gli Dei ci hanno fatto rincontrare?
Luana Perché tu hai bisogno di me per capire, e io ho bisogno di te per giocare.
Elmas È vero che tu non hai bisogno di imparare, insegnami a tessere!
Luana Che fretta che hai, sei come i bimbi. Da piccoli vogliono aiutare i grandi, poi quando crescono fanno tutto tranne quello. Se con calma imparerai, con calma
te ne stancherai, del bisso.
Elmas Lasciami…
Luana La tua maturazione sta dando ottimi risultati!
Elmas Ehi! Sei più infoiata di qualsiasi uomo abbia mai conosciuto! Almeno loro dopo che vengono mi lasciano in pace. Dove hai imparato a leggere?
Luana Qui ognuno è un maestro. Non puoi mai lasciarti andare che subito qualcuno ti
riprende e ti vuole correggere!
Elmas Bello…
Luana Si, si! Te ne accorgerai quando dovrai tingere il bisso con erba raccolta durante la Luna nuova. Quando dovrai aspettare il Libeccio per stenderlo e lavorarlo nel fuso di oleandro col latte di capra. Ahah. Te ne accorgerai! Tieni, è il giuramento dell’acqua. (Le porge un foglio di cartapecora)
Elmas È scritto nella nostra lingua…!
Luana I commercianti sardi sono obbligati a conoscere le altrui scritture se vogliono
lavorare in tutto il mondo.
Elmas (Legge)
“Levante, Maestro e Grecale
prendete la mia anima e buttatela nel fondale.
Che sia la mia vita per essere, pregare e tessere
per ogni gente che da me va e da me viene
senza tempo, senza nome, senza colore, senza confini, senza denaro.
In nome del leone dell’anima mia e dello spirito eterno.
Così sarà.”
Veramente ti vuoi sposare?
Luana Alludo alla possibilità di gestire il suo immenso patrimonio.
Elmas Come credi di riuscire a diventarne la padrona se non ti sposi?
Luana Vedi che ancora sei una bambina? L’arma della seduzione, se ce l’abbiamo la
dobbiamo usare! Sarebbe contro natura non farlo.
Elmas Cioè?
Luana Filindeu era sposato con una donna bellissima…
Elmas È morta?
Luana …e non avendo figli si è dedicato anima e corpo al mantenimento della pace nel mar Sardo. Ora non ha la forza di risollevarsi e potrò averlo alle mie condizioni.
Elmas Mi fai un po’ paura…
Luana Io so vivere, cara! Libera sono nata e schiava son diventata. Trasformerò le mie sofferenze in felicità.
Elmas Ma non si può essere felice a spese di qualcuno…
Luana Io farò felice Filindeu! I sardi sono troppo arcaici, non sanno gestire le proprie ricchezze. Ora che si stanno allontanando dal simbolo di unione, il nuraghe…
Elmas Vorresti che questo luogo protetto dagli Dei diventasse come da noi o come nella terra del faraone?
Luana Esatto!
Elmas Quello che chiami progresso, porta gli uomini a uccidere per il possesso, per il potere, per sesso!
Luana Dopo che le hai bagnate, devi metterle prima nell’asciugatore! Non ses bona a
nudda!
Elmas Cosa?
Luana Parlarti è tempo sprecato, devi ancora crescere.
Elmas E diventare come te? Preferisco restare stupida e arcaica.
Luana Ti preferivo quando eri solo sgualdrina e bò!
Regolamento:
1. Il tema è libero ma saranno particolarmente gradite le cronache della normalità, quelle che sanno scegliere l’aria da respirare, trasformare il dolore in gioia, che non si dedicano alla parte oscura delle cose o almeno ne sanno trovare l’armonico senso, che accettano la diversità di opinione senza volerla “migliorare”.
Il Contest letterario è riservato ai maggiori di 16 anni ed è un Contest gratuito.
2. La sezione è teatralmente UNICA (Canzoni-Short Story, Poesia e ….) e dovrà essere scritta con massimo 33 strofe o 420 parole.
3. Si partecipa inserendo Massimo 2 Opere sotto forma di commento sotto questo stesso bando indicando nome, cognome, dichiarazione di accettazione del regolamento. Si può partecipare con un opera edita od inedita. Per un facile conteggio delle parole consigliamo questo link: Contacaratteri
Le opere senza nome, cognome e dichiarazione di accettazione del regolamento NON saranno pubblicate perché squalificate. Inoltre NON si partecipa via email, ma nel modo sopra indicato all’inizio del punto 3.
Spiegazioni dettagliate qui: Come si partecipa al Contest
4. Premio: A SCELTA:
- Una settimana di soggiorno BnB presso “Arte di Carta” in Sardegna a Sadali, il fantastico paese dell’acqua.appena nominato tra i più bei borghi d’Italia
-
Pubblicazione di un testo di massimo 100 pagine. By Paradigma Nouu, il CASO EDITORE
-
N° 1 copia dell’Antologia di questo Contest, che sarà pubblicata da IL CASO EDITORE Paradigma NOUU
Sarà premiato il primo classificato.
5. La scadenza per l’invio delle opere, come commento sotto questo stesso bando, è fissata per il 6 Gennaio 2020 a mezzanotte.
6. Il giudizio della giuria è insindacabile ed inappellabile. La giuria è composta dagli Autori in Evoluzione che hanno inviato la propria Opera in questo Contest. I giurati scelgono le 10 opere preferite in ordine di preferenza e alla fine del contest, le potranno indicare in questo link: QUI. e anche alla mail: giuseppecartablog@gmail.com. Non ci si può auto-votare.
7. Il contest non si assume alcuna responsabilità su eventuali plagi, dati non veritieri, violazione della privacy.
8. Si esortano i concorrenti ad un invio sollecito, senza attendere gli ultimi giorni utili, onde facilitare le operazioni di coordinamento. La collaborazione in tal senso sarà sentitamente apprezzata.
9. La segreteria è a disposizione per ogni informazione e delucidazione nel profilo https://www.facebook.com/radici1mpulso2e3rivoluzione oppure via mail giuseppecartablog@gmail.com indicando nell’oggetto “info contest” (NON si partecipa via email ma direttamente sotto il bando)
10. È possibile seguire l’andamento del contest ricevendo via email tutte le notifiche con le nuove Opere partecipanti alla Gara Letteraria; troverete nella sezione dei commenti la possibilità di farlo facilmente mettendo la spunta in “Avvisami via e-mail”.
11. La partecipazione al Contest implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai soli fini istituzionali (legge 675/1996 e D.L. 196/2003). Il mancato rispetto delle norme sopra descritte comporta l’esclusione dal concorso.
12. Alla fine del Contest è prevista una raccolta ANTOLOGICA. Tutte le opere pervenute, che a Nostro insindacabile giudizio dovessero risultare meritevoli di pubblicazione, verranno inserite nell’Antologia, che sarà pubblicata da “PARADIGMA NOUU” Il caso editore.
Per partecipare al Contest Radici, Impulso e Rivoluzione senza partecipare all’antologia, occorre darne comunicazione entro la scadenza del contest, fissata per il 6 Gennaio 2020 a mezzanotte. (Siamo di maglia larga)
13. Diritti d’autore: Partecipando al concorso, gli autori concedono al blog il diritto di pubblicare la propria Opera all’interno di giuseppecartablog e dell’Antologia. Gli autori, continuano a tenerne la piena titolarità, senza aver nulla a pretendere come diritto d’autore, concedendo il diritto in maniera non esclusiva.
Si ringrazia OUBLIETTE MAGAZINE per il supporto organizzativo!
-Gestazione-
Sotto la statua del dio Pan
all’ombra della quinta luna
ti ho posseduta fino nelle viscere
assetata di ogni tua sacra lacrima.
Ho lavato col sangue il dolore
del mio lungo vagare
e brindato con l’ambrosia
al brivido di averti finalmente trovata
Ti cercavo da tempo immemore
mio sentiero, mia via.
Purificata dal seme d’ogni mio predecessore
resa pura dal fuoco della mia passione
ora ti ergi, mia Dea, come vergine
pronta ad essere immolata
sull’altare del mio cuore
Ti adoro
mia nera Madonna,
Ti venero,
mia accondiscendente sposa
mi prostro innanzi a te
mia delirante visione
e mi alimento d’ogni tuo fluido
fino ad esserne sazia
fino a che i tuoi reni
inarcati per la follia dei miei baci
cedano in voluttuosa cascata di piacere
l’ostrica spalancata del tuo lungo ansimare.
Grappoli i tuoi seni
a cui aggrapparmi e surgere
il tuo nettare di miele.
Mi inchino a te mia Venere,
mia impaziente gazzella,
mentre indomita decidi di nutrirti
del frutto del mio ventre.
Oh Poesia! Tu che mi possiedi
al possederti e scorri irrefrenabile
in ogni mio alito di vita.
Tu che mi rivesti ogni papilla gustativa
Tu che dell’iride mia fatta prigioniera
hai preso il posto
Tu che lambisci coi tuoi sguardi d’immenso
la realtà delle mie palpebre
e con la tua pelle di bisso profumato accarezzi
il cuore mio tremante ad ogni tramonto
su questa terra rendendolo
trepidante ad ogni nuova alba.
Tu che impossessandoti di ogni mia cellula
mi hai resa simile a te
strumento e mezzo per generare pace e turbamento.
Come feto regale nel mio ventre
hai atteso quaranta stagioni
covando il fuoco della creazione
hai composto ogni tuo singolo gameto
per farne dono a me incoscente
protagonista della tua gestazione.
Sull’altare del dio Pan,
sì proprio lì, dove mi ero
congiunta a te nella mia quinta luna.
In quel luogo di tormento e dannazione,
in quell’oasi di piacere e sofferenza.
Lì, incapace di resistere alla vita, ti ho partorita,
amandoti fin dal primo istante.
Martina Lorai Meli
Accetto il regolamento
"Mi piace"Piace a 1 persona
Quasi un Sabba dedicato alla creazione poetica come momento di altissima e vivificante purificazione.
La Poesia, che nell’essenza è madre e padre, amante e figlia, e che brucia come un fuoco inestinguibile dell’animo.
E’ una lirica molto passionale, ai limiti dell’estasi.
Difficile da comprendere, per chi non l’ha mai provata, ma comunque molto efficace come rappresentazione del dramma.
Perché la poesia, comunque ognuno di noi la viva, ha sempre in sé la curva drammatica, come nelle tragedie greche che narrano le gesta degli uomini e dei loro Dèi.
"Mi piace"Piace a 2 people
💓
"Mi piace"Piace a 1 persona
ACCETTO IL REGOLAMENTO
La felicità è amore
Ricerchiamo la felicità anche negli attimi più tenebrosi
Specie quando iniziamo a vedere tutto nero
Se la felicità, da piccoli, era l’attesa per il natale o feste in generale ora non è più vero
Crescendo va via la magia e l’anima si intorbidisce, come grovigli di rami nodosi
L’essere dell’uomo stanco sta quasi per vacillare
L’uomo che non ha amore non sa cosa dare, avere o semplicemente amare
Resta in attesa di un qualcosa di buono, qualcosa o qualcuno che lo possa cambiare
L’amore che dona una vera donna porta felicità, essa resuscita l’animo, lo porta fino alle stelle e insieme danzare.
Trovare la persona giusta è fortuna e non esiste ricchezza più grande
C’è chi aspetta e chi si arrende
C’è chi prega Dio e chi è stato esaudito
E c’è chi, come me, ha trovato l’amore e per essa è impazzito.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento
SLAM POETICO
Non mi interessa la
poesia gridata nei
microfoni perché la
poesia è già grido.
Non mi interessano
gli slam poetry se
questi servono a
fare spettacolo.
Non mi interessa
vincere medaglie
di cartone come
premi di cristallo.
Non mi interessano
i poetry slam se non
per raccontarmi con
le mie poesie.
"Mi piace"Piace a 2 people
Non so cosa sia un “poetry slam”, ma mi sembra che questi versi siano un grido lanciato a favore di tutto ciò che la poesia può esprimere di non convenzionale e di controcorrente.
Perché una poesia deve coincidere con la forma del cuore del suo autore, e in tale caso: bingo!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Donatella! Un poetry slam è una gara di versi alla quale possono partecipare tutti. Qui su wikipedia, come funziona “tecnicamente”: https://it.wikipedia.org/wiki/Slam_(poesia)
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie mille per la spiegazione, Simone!!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento
ATTORI E POETI
Attore e poeta
son dei fingitori
che se bravi e capaci
illudon certo molto bene.
Fanno creder veramente
che finzione è realtà
e realtà è finzione
senza fare gran fatica.
Quando attore e poeta
scrivono e recitano
se son bravi
poi ti gabbano.
Sotto sotto ai lor lavori
poi si celan verità
qui negate
per timore.
"Mi piace"Piace a 2 people
Accetto il regolamento.
A MIA MADRE
Tu vorresti che io fossi bella e di successo. Io vorrei che tu fossi amore e forza nel deserto. Vorrei sapere che le tue braccia si apriranno, la tua voce sarà fiato di fuoco lunare e mi benedirá qualunque essere io sia e stia diventando ogni giorno.
Ho atteso le nuvole del tuo cuore immacolato e ancora tutto imballato, lo conservi senza il coraggio di aprire un regalo prezioso. Lo conservi come le camicie da notte più belle e le vestaglie più eleganti, nella valigia per l’ospedale che non riesci mai ad usare, anche il resto del tuo corpo non ti vuole ascoltare e ti lascia vivere senza disturbare. Sono rimasta con te quando potevo andare, osare la mia estraneità, sono rimasta quando tu credevi fossi lì per caso, ero con te e con mio padre in attesa che si manifestasse il miracolo della trasfigurazione, e le nostre coscienze si incontrassero come le acque dei torrenti al fiume, come il sangue che parla e si spiega.
Poi la vita ha trasformato me, l’amore mi ha reso madre senza che lo chiedessi, volevo soltanto sapere che esisteva una madre dentro di me: la prova concreta è questa figlietta che mi cresce innanzi agli occhi e anche quando dormo. E nelle mani che le scelgono e preparano le pietanze, nelle mani che lavano e stendono i suoi vestiti, nei miei occhi che la seguono senza disturbare il suo sviluppo, ho ritrovato te mamma! gli attimi più preziosi e più puliti che hanno deciso di resistere alla nostra distanza e restarmi accanto, ogni volta che hai alimentato il mio corpo e la mia fantasia, che mi hai reso libera e dignitosa, che mi hai insegnato pulizia e rispetto degli altri. Il resto sta sbiadendo. Lascialo finalmente scivolare via. Trova il coraggio di raccontartelo ti prego, fai qualche sforzo di memoria, guardalo, perdonati come ti ho perdonato io. E tu vedresti quanto sono felice nella dignità dell’Amore. Mi manca un tuo abbraccio da sempre. È vero che sono grande ormai, e chi ho accanto, mi nutre d’amore e mi stima come nessuno al mondo. Ma dentro di me ci sarà sempre quella piccola bambina silenziosa che aspetta la tua tenerezza. Vorrei almeno sapere che vorresti farlo, vorrei guardare mia figlia e non trovarmi a dover combattere la nostalgia nello sguardo, lottare e pregare che lei non la trovi nei miei occhi, non Ora. Ora è il Presente, è il Nuovo, e bisogna passare Oltre. Fallo anche tu. Trovami nel cuore.
"Mi piace"Piace a 2 people
Una dirompente, accorata e intensa dichiarazione d’amore alla propria mamma, al di là di ogni conflitto generazionale.
Bellissima!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Donatella… Sì vorrei si sentisse l’amore più di tutto
"Mi piace"Piace a 1 persona
Alessandra, l’Amore in questi tuoi bellissimi versi si sente tantissimo, in modo forte e chiaro!
"Mi piace"Piace a 1 persona
..si! Da ginepro d’onore!
"Mi piace""Mi piace"
il cane milfone –
Smarrita, sbiadita come un Pierrot, Paola cerca la salvezza saltellando tra una pozzanghera e l’altra. Un ombrellino rotto ma pieno di colori, appoggiato come un cappellino sopra la testa. Rovista, Paola. Rovista nei monumentali, al suo cospetto, secchioni della raccolta dei rifiuti. I suoi 45 chili vogliono tutto. Vogliono, soprattutto, la conferma che ogni grammo di ogni singolo spaghetto, o morso di carne, o spicchio di mela, sia stato buttato, cestinato, eliminato. Sottratto al suo corpo, per un po’ libero di volare. Volare. Bello volare, pensa Paola. E soffia sul palmo della mano, immaginando una bolla di sapone, leggera e salva, mentre si arrampica centimetro dopo centimetro verso le nuvole. Curiosa. Ostinatamente curiosa è Paola. Ogni pianto, ogni rimpianto può svanire, rovistando tra gli scarti degli altri. Il secchio dell’immondizia, ancora di salvezza quando il chiodo della magrezza morde il centro della fronte. Quello stesso secchio così pieno di segreti. Perché ognuno, si sa, ha il suo. Paola ha paura del cibo che si aggrappa alla sua carne. E tu? Tu che segreto hai? Rovista nel secchione, Paola. Scarpe spaiate, consumate, portafortuna rotti, portafogli vuoti. Un torso di mela, una mela appena morsa. Un mazzo di carte, qual è il mio futuro? Un fumetto pasticciato. Un enorme peluche. Un cagnone di peluche, morbido e un po’ triste, pensa Paola. Il dolore del chiodo, al centro della fronte, fa male e, pure, ispira… . Paola allontana il piatto e avvicina la penna. Il cane di peluche è nel secchio perché è stato punito. Era fatto di carne, ossa, denti e latrati. È stato punito, trasformato da chissà quale strano incantesimo, questo Paola deve ancora capirlo, in un giocattolo di stoffa. Preso, avvolto in una busta e buttato via. È stato punito perché, e qui Paola ride e la risata fa vibrare tutti i suoi 45 chili, perché era un cane milfone. Perennemente arrapato, si avventava addosso ad ogni mamma vagamente avvenente che frequentasse la sua casa, anche solo per 5 minuti, magari venuta per recuperare il figlio, lasciato a fare i compiti con Pietro, il padroncino del cagnone. Il cane milfone, arrapato, punito. Trasformato e abbandonato, come in una fiaba antica. Ride e ride ancora Paola. Quant’è bella Paola quando ride. La storiella del cane milfone va limata ma è quasi pronta per essere aggiunta alla sua piccola, minima collezione di racconti stronzi, così li chiama, stronzi e improbabili. E impubblicati. E ride, ride ancora Paola.
Simone
(accetto il regolamento)
"Mi piace"Piace a 2 people
L’anoressia è un drago silente, che sputa cibo e fuoco dalle fauci facendo terra bruciata di ogni brandello d’anima e di corpo.
Perché è un cancro dell’anima, ancor prima che del corpo, e forse non esiste cura se non quella di accettare di amare ed essere amati.
Per quello che si è, non per ciò che crediamo che gli altri vorrebbero che noi fossimo.
Un racconto molto significativo e spiazzante, perché non offre alcuna soluzione consolatoria. Solo un’ironia graffiante verso il mondo intero, se stessi compreso.
"Mi piace"Piace a 2 people
Accetto il regolamento
-Armonia-
È a Gennaio,
quando il cielo azzurro è violento e lieve deliziosamente
che la deflagrazione della bomba interiore
sarà pari
al nostro stagionale copricapo.
La grezza delicatezza degli spinaci,
aiuterà a confondere l’immane squilibrio
che nel nostro colore preferito non vorrebbe confidare.
Magari, non affidandosi ai profumi emanati
da una incredibile ma altra persona,
alle catturanti sue congetture,
ai suoi modi altruisti e meravigliosi,
oppure anche si…
comunque nessuna formula magica
riuscirà a funzionare
senza il potere delle nostra guerra.
Dal profondo rosso del nostro rosso profondo,
grazie alla nostra Poesia
possiamo trovare la terza chiave,
quella armonica,
sinfonia da usare in compagnia o da soli,
lacrimando sorrisi e brividi,
ritratto ed emozione d’esser vivi
pronti anche a soffrire.
"Mi piace""Mi piace"
Personalmente quello che colgo a prima vista è una serie di flash emozionali apparentemente indipendenti l’uno dall’altro.
Ma rileggendo la lirica al contrario, ossia partendo non dal primo paragrafo bensì dall’ultimo, e risalendo a ritroso fino alle origini, allora sì che vedo il filo rosso che li cuce insieme tutti quanti come perle di una collana!
E quindi immagino che sia questa l’armonia di cui parli – che unisce gli spinaci al cielo, le congetture ai profumi, le lacrime ai sorrisi.
E se ho interpretato l’insieme nel senso giusto, penso che il tuo esperimento emozionale e comunicativo sia riuscito!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grande Donatella! Chiaramente non sono stato consciamente direttore della sinfonia che la tua passione letteraria è riuscita a scovare, ma in passato ho pubblicato geltOUb”, che prevedeva la rivoluzione del testo, da leggere proprio dall’ultimo la primo verso. Qui un intervista di ZOSÈ PAPERI che svela le mie marachelle… https://giuseppecartablog.wordpress.com/2018/03/25/geltoub-zose-paperi-intervista-giuseppe-carta/
"Mi piace""Mi piace"
Wow, ho letto!’… troppo forte!!
Prima di tutto il tuo alter ego, che ti intervista dimenticando di essere se stesso, e ti invita alla delazione come fosse un avvocato del Diavolo.
E poi l’idea del rewind poetico, che è poi il percorso che ho sperimentato io come lettrice per cercare di comprendere questa tua lirica così ermetica e particolare.
Quindi potremmo dire che si tratta di percorso ondivago parzialmente cosciente, che riallaccia questa lirica alla nascita di GeltOUb, rimbalzando come un elastico tra le liriche che hai scritto nell’intervallo tra i due.
Quindi mi viene da pensare che forse questo processo di rimandi e rimbalzi possa essere il ritmo naturale che contraddistingue la tua creazione letteraria, e sarò molto curiosa di conoscerne gli sviluppi futuri!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie carissima Donatella! Sfido gli autori in evoluzione a sfilarti questo contest Double Side! ❤
"Mi piace""Mi piace"
Paura
Io non sono capace di stare a guardare il silenzio, eppure son qui. Non parlo né bisbiglio e mangio bocconi di vuoto,
Ingoiando l’assenzio dei muri che erigo.
Consentendo a quel muto vociare di sguardi di tarparmi le ali, di ingabbiarmi anche i sogni,
di silenzio mi tingo le labbra ma non i pensieri.
Non son brava a lasciare parlare il silenzio.
Mi pervade la rabbia di quelle parole inespresse, non concesse alla vita che ho intorno e che scappa, mentre resto a pensare al silenzio.
Non son buona a lasciar tacer le emozioni.
Io le strappo da cuore, le imbavaglio e le getto, ne cancello anche il nome.
Ma ritornano li, nella testa, in quel vuoto che riempie il silenzio affollato d’assenza. Mentre a braccia conserte mi grido in silenzio che sto andando a cercare a tentoni una scusa per restare nel certo.
Sono qui in un limbo di immobili scelte mai fatte, le budella contratte in un vano provare a evaquare le scorie mai dette.
Ma se ascolto il silenzio e lo ascolto davvero, la sua voce mi parla. Non lo voglio ascoltare, ecco il vero! E Dimeno neuroni di gelo, per convincermi a torto che ho provato a raggiungere il cielo. Io che il cielo lo guardo incantata fra cammini di nubi, disegnando futuri che restano sogni.
La camicia di forza che ho messo e che stringe ogni senso e ogni cellula blocca nell’ora, ora ha un nome e si chiama paura.
Accetto il regolamento
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai descritto perfettamente la ridda di emozioni contrastanti, ingarbugliate e inafferrabili che dimorano nell’angoscia del non poter agire per cambiare le cose.
La paura è come una catena che si trascini dietro un’immensa pesantissima palla al piede che rallenta ogni movimento, rendendo inefficace ogni azione.
E’ terribile essere prigionieri della paura, ma di questi tempi capita sempre più spesso di dover lottare con tutte le proprie forze, all’interno del proprio cuore ,per riuscire a scacciare da esso la paura.
Ma quello che conta non è non provare mai paura (solo agli incoscienti accade questo), bensì imparare a gestirla, a combatterla e ad aiutare le persone che amiamo e che ci sono vicine a fare altrettanto.
Molto forte e sincera, bella!
"Mi piace"Piace a 1 persona
🙏Grazie
"Mi piace"Piace a 1 persona
😍🌸
"Mi piace"Piace a 1 persona
accetto il Regolamento –
IMBRODAMI DI TE
Nel breve abbrivio allo sbranarci in brividi
nella penombra bracca le mie membra
timbrami, ora, con le febbrili labbra
sbrigati e sgombra la brina che m’imbrana.
Bramo l’ebbrezza del tuo vibrare brado
brulica e abbracciami, sì, squilibratamente
imbrigliami e ubriacami di ambrosia
imbrodami di te, brilla e fibrillami…
"Mi piace"Piace a 2 people
Brr, Brr… !!
Brividi di lettere, sparse ovunque come fiocchi di neve.
Basta stendere la lingua per assaporarli in disordine a uno a uno…
Molto intricata e allitterante.
Bella! 😀🌸
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento
-E sono in viaggio-
E sono in viaggio
una valigia vuota
Parto leggero
lascio anche il pensiero
Un racconto non scritto
le sue pagine in bianco
Intingo la penna
in quella ferita
ultimo acre sapore
della vita passata
e stillo parole mai dette
Sono in viaggio
porto solo me stesso
Vado verso il tramonto
ma non guardo per terra
e procedo sereno
Assaporo la strada
mi godo ogni passo
Ora sì sono parte del mondo
lo vedo, lo ascolto, lo inspiro
E sono in viaggio
Vado verso il tramonto
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tutti siamo infinitesimi frammenti di stelle che sorgono, brillano per un attimo sul loro percorso e poi tramontano.
Ma il sorgere non è mai vano, anche se si brilla soltanto per un attimo.
L’importante è avere un orizzonte verso cui dirigere il percorso del proprio effimero brillìo.
Infonde un gran senso di armonia e di pace, molto bella e significativa! 😍🌸
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento. Non partecipo all’antologia.
Un addio
Ma in fondo perchè
Chiedere al tempo di cambiare,
Alla neve quando cade
Di scottare come fuoco.
Del silenzio che ci avvolge
Colgo gli attimi pulsanti
Batte forte nella testa
E in quel poco che ci resta
Tra un sospiro ed un addio.
Gerardina Rainone
"Mi piace"Piace a 1 persona
La ricetta magica per una vita felice è vivere con consapevolezza, in modo naturale e seguendo il flusso della propria armonia.
E soprattutto senza mai pretendere la Luna quando è impossibile che ci sia.
Molto saggia e sincera. Bella!😍🌸
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento
-Nulla da Temere-
Ognuno nel suo passato, ognuno abbandonato al suo destino.
Io piango quando penso che un angelo mi ha abbracciato e detto che non c’è nulla da temere.
Me lo sono detto così tanto volte prima.
Ma questa volta penso di dirlo con certezza.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Esprime una grandissima fiducia nell’amore, che riesce a farci credere realizzabili anche imprese a prima vista impossibili.
Ma se manca quello, allora sì che abbiamo paura del baratro, che potrebbe aprirsi da un momento all’altro, per puro gioco del caso, proprio davanti ai nostri piedi.
Vive l’amour!!! ❤️
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento
Giancarlo Economo
-Scartare contenuti vuoti-
Marco guardava fiero il figlio. Giulio aveva 32 anni, viveva da solo da quando ne aveva 19 e aveva un lavoro che gli permetteva una tenore di vita agiato. Frequentava bella gente, ricchi industriali, politici importanti, artisti affermati. Insomma era un ragazzo che di certo gli aveva dato tantissime soddisfazioni, anche se non aveva ancora trovato l’anima gemella.
E, com’era tradizione, Giulio festeggiava il suo compleanno con tutta la parentela, circondato da amici e colleghi. E mentre scartava i tanti regali di lusso ricevuti, Marco osservava felice.
Ma a quei doni mancava il vero valore: l’affetto. E, mentre scartava quei regali, Giulio rifletteva sul fatto che tutto era legato alla forma, all’apparenza, al mantenimento dei buoni rapporti con persone che potevano tornargli utili nel suo lavoro ma che avrebbero potuto anche distruggergli la carriera con un battito di ciglia.
E in tutto ciò, lui avevo perso il contatto con l’amore che aveva lasciato il posto solo ad un gran freddo in fondo all’anima.
Avrebbe voluto gettare via insieme al contenuto di quei pacchi anche quello dell’intera sua vuota esistenza.
E fu in quel momento che Luca, il suo nipote preferito, gli si gettò tra le braccia e con quel suo sorriso contagioso gli urlò: “Sio, tatti aguli” e gli stampò un bacio umidissimo sulla guancia porgendogli un foglio spiegazzato.
Giulio ricambiò il bacio e, nell’osservare quel disegno, rimase esterrefatto.
C’era la solita casetta con tanto di finestre tutte di forme diverse, con un sole sorridente che riempiva un cielo celeste. Accanto alla casa due alberi con una chioma verde sopra i classici tronchi marroni.
Davanti c’era un giardino con un viottolo e sul prato, con due fiori alti quasi quanto gli alberi, c’erano tre figure: una donna, dalla lunga chioma nera, un bambino, leggermente più basso, ed un uomo.
Eppure quel disegno commosse incredibilmente Giulio.
L’uomo nel disegno era lui perché Luca lo aveva disegnato con una piccola macchia sul viso e con una sigaretta in bocca. Ed anche se in molti nella sua famiglia fumavano, lui era l’unico ad avere quel piccolo neo sulla guancia sinistra.
Luca aveva ritratto lo zio con una donna e il loro bambino.
Giulio abbracciò forte Luca e gli sussurrò: “Grazie angioletto, hai saputo ancora una volta scaldare il mio cuore”.
Di colpo quella serata assunse un significato ben diverso per Giulio.
Forse non era proprio tutto da buttare, ma esisteva ancora un grande spazio vuoto da riempire con l’amore per una donna con cui crearsi finalmente una sua famiglia.
"Mi piace"Piace a 2 people
Dobbiamo sempre ascoltare con attenzione ciò che ci ficono i bambini, perché si rivolgono al bimbo che da sempre dimora dentro di noi, e a cui diventando adulti non si dà mai retta e affetto abbastanza.
Bella e commovente.
E anche vera, suppongo! 🤔😉🌸
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento
-La musica del mare-
Dea, dalla risata magnetica è contagiosa, mi convocò.
Io: “perché parli così?”
Dea:” quella che senti è la musica del mare. C’è l’hai dentro pure tu. Bella no?” Sorrise.
Io:”mi serve il tuo aiuto, il mio amico è stato preso.
Stavano venendo per una questione molto importante”.
Dea:”venivate da me per cosa?”
Io:”per salvare il mare, sta per arrivare la marea rossa”.
Dea:”ricorda, i sogni sono l’unica salvezza”.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento-
-Abbracciami-
Abbracciami amore mio
perché quando lo fai
non sento più le crepe del mio cuore.
Stringimi, perché è l’unica cura per la mia malattia che si chiama amore,
è l’unica cura
al tempo tiranno della memoria a cui resto avvinghiata,
alle rughe che ballano intorno ai sorrisi
della gioventù che muore,
ai miei pensieri impacciati che cercano i tuoi baci nei miei seni non più floridi, all’umido del fiore tra le cosce
che si apre e poi muore
nell’infinito dell’amore.
E inseguo a piccoli passi
in questo viaggio della vita
nell’ignoto del futuro
ciò che volevo trovare:
un poco di poesia.
La trovo dietro i tuoi sguardi,
dentro un sorriso, nella foglia che vola nel vento, nella notte insonne che mi tiene incatenata ai pensieri,
nella tua mano che vogliosa e delicata mi sfiora l’inguine
come se il tempo non fosse mai passato.
Stringimi perché quando lo fai non sento più le crepe del mio cuore.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Bella!!! Buttati sempre fuori dal coro e sarai sempre un emozione. Questa tua poesia mi fa pensare al tuo libro “Santander”…. Un abbraccio🤔❤️😺😎
"Mi piace"Piace a 1 persona
CARLA leggi meglio, la poetessa di chiama Giuseppina, io Giuseppe… Smack
"Mi piace""Mi piace"
L’amore come consolazione e cura per tutte le angosce e le difficoltà che incontriamo sul cammino della Vita.
Perché senza l’amore la vita sarebbe solo il movimento automatico di un dispositivo meccanico di sopravvivenza.
Molto bella e romantica!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il Regolamento
Sette punti
Non a caso
mi han segnato:
una mappa sul mio viso
sette punti di sutura
e assegnato giusta cura.
Luce accesa sul mio volto
ma di buio circondata
anima spenta da molto.
Se ho gia’ perso la partita
non mi sono resa conto
e credendo fosse vita
ho pagato senza sconto.
Episodi sparsi e vari
devon essere come fari
ma chi cieco rende il cuore
lo confonde con amore.
Altre non hanno capito
ci han creduto di piu’ ancora
vanno avanti all’infinito
e nel nulla sono ora.
Una donna come te
ma come sicura che?
Se ne dicon di parole
ma qui dentro si sta sole.
Devi sol quindi sperare
di frenare punto e a capo
serve pure anche la luna
di coraggio e di fortuna.
Sette punti ho vinto pure
sette note di dolore
sette giorni a ragionare
cosa dire cosa fare.
Cicatrice ragnatela
che ti invade anima a sera
che esibisci forte e fiera
da teutonica guerriera.
Armatura mascherata
con rammendo assai sapiente
da quell’angelo imbiancato
tra corsie incanalato.
Ma ancor oggi che catena
non si allevia questa pena
da carezze ti allontani
non le tolleri le mani.
La ragione si fa strada
ma ai punti si ritorna:
la partita su scacchiera
resta immobile
e’ ormai sera.
"Mi piace"Piace a 2 people
Accetto il regolamento
Forse mi salvo
Al centro commerciale
le stelle odorano di naftalina
Sulla giostra per cammelli svettano i lustrini del deserto
Resto imbottigliato nella corsia dei compratori
Al banco delle offerte con il salvagocce non trovo il salvavita
Forse se compro un abito nuovo mi salvo
Il senzatetto l’ immigrato hanno sorrisi
Usano il dentifricio più speranzoso al mondo
E pensare che uomini potenti hanno la carie in cuore
"Mi piace"Piace a 1 persona
Lampi di coscienza frammentaria ma lapidaria.
È così che funziona ormai la nostra attenzione, deviata ogni stante da framnenti di esistenza interrotti.
Ma è comunque meglio avere una coscienza intermittente che una coscienza assente.
Ironica, intermittente e anche un po’ amara – ma molto interessante e bella! 😍🌸
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento
Avevo 9 anni
Quella sera eri bellissima
lo eri anche gli altri giorni
e lo saresti rimasta
per sempre giovane.
Quella sera eri sorridente
quando salimmo in auto
la vita scorreva
guidavano per noi
avevo 9 anni.
Quando vidi per l’ultima volta il tuo sguardo
quando invece di abbracciarmi
fu immenso e lungo quell’attimo
ed io dovetti sostenere te.
Una Pieta’ rovesciata
Avevo 9 anni.
Gli occhi tuoi e i miei
la vita ci lasciava
la vita mi lasciava
seduta sul sedile
di quella ford enorme
per una come me
che aveva 9 anni.
Suonavan le sirene
ma tu eri gia’ altrove.
Io son rimasta sempre
seduta nei tuoi occhi
celesti come quella ford
taunus in quel 15 febbraio 1976
Avevo 9 anni.
"Mi piace"Piace a 2 people
Bellissima e commovente, riesce a trasmettere tutta l’angoscia infinita della perdita. ❤️
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento
-Emendamento-
Via del foglio
Verso 18
Vietato morire di poesia
La vita qualche volta insulta
Poi chiede scusa
Con me l’ ha fatto
Chiederò al governo un emendamento per me
Mi sia concessa l’eutanasia
Iniettatemi dei versi per endovena
Ma di uno bravo
"Mi piace""Mi piace"
Montale direbbe “spesso il male di scrivere ho incontrato”… 😉😜
E in effetti è proprio così!
La scrittura è un dono e una maledizione, oggi dà e domani prende.
E a volte se ne va senza salutare e senza dire se e quando tornerà.
Ma noi sappiamo, che ritorna (quasi) sempre.
È troppo bello scrivere, non potremmo rinunciarci mai.
Condivido in pieno il tuo pensiero poetico.
Molto bella e sincera! 😍❤️
"Mi piace"Piace a 1 persona
Maria Teresa Dotti
Accetto il regolamento
Sui tetti i camini
sputano
come sentenze
bocconi di fumo grigio
Tutto tace
"Mi piace"Piace a 1 persona
La famosa fumata nera, sintomo dell’immobilismo e della stasi, che sta a indicare l’insuccesso dei vari tentativi di imprimere una svolta.
I camini di pietra che “sputano sentenze” mi fanno pensare a chi si arrocca sullo status quo e non vuole mollare la propria intransigente visione del mondo, anche se dentro di sé, in cattiva fede, sa bene che è sbagliata.
Ma per cambiare i camini bisognerebbe poter cambiare l’intero impianto di riscaldamento…😉😟
Non so se ho visto giusto, ma leggo in questi versi una sfiducia profonda verso qualsiasi possibilità di cambiamento.
Molto angosciante, ma interessante. Mi piace! 🤔😳😍
"Mi piace"Piace a 1 persona
COME LE ROSE
Sotto il grigio
di cenere
brucia la brace dell’essere.
Volontà incoercibile
lenta e inesorabile
si oppone
a ciò che tutto tace,
ossia alla morte.
Vita di rosso vestita,
come rosa
in punta di spina,
che scrive col sangue
sul dito
“io sono”.
Donatella Sarchini
(accetto il regolamento)
"Mi piace"Piace a 2 people
Accetto il regolamento
-Sereni orizzonti-
Ora sei qui, il tempo è passato
sembra infinito
pronti a disegnare colori nuovi
pallidi
timidi, eppure forti
nel dubbio farò la cosa più giusta
mi anticipi e mi lasci sorpresa
è casualità? una nuova maturità?
Ti ho visto guerriero e ho potuto sperare per il meglio
Tra noi c’è una sottile corda
Non si aggroviglia alle nostre anime
Non si vede, nessuno lo sa
Due burattini uno nelle mani dell’altro con ruoli diversi, complementari
È una questione di mente
La tua incasinantemente coerente
La mia spazia,
si nutre di musica, e cerca una conclusione a un amore sbiadito
Ma so che non c’è una conclusione
Saremmo sempre due anime
Complementari
Beviamo gli uni dagl’occhi dell’altro
Ogni modo è giusto
Ogni modo è noi
Stanchi o energici, ma sempre vincenti
Quando non credi in te ci sarò
Quando la vita ti calpesta avrai sempre la mia mano per rialzarti
Quando vorrai cazzeggiare sarò la migliore compagnia
Perché ora sei un amico
"Mi piace"Piace a 2 people
Quando l’amore si trasforma in amicizia perché la passione si è esaurita è un po’ triste… come nella canzone di De André sull’amore perduto.
Ma può trasformarsi comunque in un sentimento profondo e prezioso, che può durare tutta la vita offrendo grande affetto e arricchimento ad entrambi.
Questa lirica è come una mano che si tende verso una mano amica che non saprà mai dure di no. Bella! 😀🌸
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie!! Hai decisamente colto nel segno❤️
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ne sono molto felice, Carla!!
"Mi piace"Piace a 1 persona
ACCETTO IL REGOLAMENTO
-L’amore che si perde-
L’amore é una lama a doppio taglio
Quando l’acchiappi ti fai male e la lasci andare
Ti accorgerai tardi di quel maledetto sbaglio
Amore non è solo amare ma semplicemente dare
Tutto quello che hai dentro al petto
L’amore non esiste
E potrei sembrare triste
Ma l’amore vola via se non lo tieni stretto
Ma l’amore non esiste
è un cappio al collo
Ti guarda e insiste
Tu perdi il controllo
Lascia andare
Lascia perdere
Lascia scorrere
Amore più non amare
Esiste un connubio tra odio e amore
Nasce l’odio quando inizia il dolore
Così forte che dura per ore
Ma nonostante tutto senti ancora il suo odore
L’amore non esiste
L’hai lasciato andare
Insieme al tuo orgoglio e alle tue conquiste
E non dover perdonare
Ti accorgesti troppo tardi di quello che era
Ora piangi e lui si dispera
Vagli incontro e abbraccialo forte
Perdona, dimentica per la buona sorte.
Pensando a tutto l’amore provato
Ripensando agli attimi trascorsi e alla felicità
Ci si rende conto che l’unica cosa che si pensa sempre é la persona che tra mille difficoltà hai amato
E che ti ha amato
L’amore non è odio anche se può portare dolore, essa rende salda questa nostra realtà.
"Mi piace"Piace a 2 people
Le mille e una contraddizioni insite nelle peripezie ondivaghe dell’amore.
Ognuno ama a modo suo, come sa, e come può.
L’amore è un incastro di affinità elettive.
Se quest’incastro c’è, alla fine di ogni burrasca si raggiunge comunque salvi l’altra riva.
L’amore muove le montagne e cavalca le onde dei mari.
Ma bisogna essere in due a scalare e a navigare, altrimenti non potrà mai funzionare.
Come cantava Marie Laforêt negli anni ‘70, “Vive la vie, vive l’amour e vive le vent!” 😍😍🌸🌸
"Mi piace"Piace a 1 persona
Accetto il regolamento
-Partenze e arrivi nella quiete-
All’inizio della salita,
circondati da circostanze
che regalano tranquilla follia
nonostante l’invitante dirupo.
Accumulando energia
per la lunga e impossibile ascesa,
proseguendo fino in fondo,
passo dopo passo,
parola dopo parola,
sbaglio dopo sbaglio,
dolore dopo dolore,
gioia dopo gioia,
e poi arrivare.
Basta telegiornali catastrofici,
basta paura del tempo,
basta soffocare le nostre contraddizioni distruggendo il pianeta,
basta.
È arrivato il momento di gioire,
e sofferenza,
nostra testarda compagn(i)a di viaggio
scambiata per nemica,
faciliterà l’arrivo del punto di partenza:
sentirsi arrivati adesso.
"Mi piace"Piace a 2 people
Finalmente una bella iniezione di coraggio, ottimismo ed energia!
Basta piangersi addosso – che tanto non serve a niente.
É il momento di cavalcare le onde buone, quelle che portano a una riva amica.
L’unica cosa che conta è saper agire con resilienza e riuscire a chiudere il cerchio che stava dissipando inutilmente le sue energie per inseguire la tangente.
Mi viene in mente quella bellissima canzone di Neffa che si intitola “Il mondo nuovo” ed è accompagnata da un video fantastico, che ogni volta che lo guardo mi infonde speranza nel futuro e fiducia negli esseri umani.
Non in tutti, ovviamente – ma nella maggior parte sì.
Perché secondo me c’è del buono nella maggior parte degli esseri umani, e voglio continuare a crederlo.
Una lirica molto significativa e positiva, che mi fa dire con entusiasmo “Buon 2020 a tutti gli esseri umani di buona volontà” e quindi anche a tutti noi Autori in Evoluzione!! 😍😍😍😍😍
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Donatella! Il concetto di Evoluzione è intimamente collegato alla positività insita in ogni respiro e sospiro. La consapevolezza che grazie a “Basta telegiornali catastrofici,
basta paura del tempo” ci può far vedere le cose sotto una luce più realistica e naturale è la spinta principale che questa nuova Epoca ci vuole mostrare. Neffa è un maestro, ti ringrazio di avermi accostato al suo genuino impegno sociale ❤
"Mi piace""Mi piace"
😀😍🌠
"Mi piace""Mi piace"