Il Contest letterario geltOUb 2020 settima edizione
è promosso dall’associazione culturale “Meris in Domu”
dal centro culturale NAI
e da “Paradigma Nouu – Il caso editore”
Quando le notizie creano pesantezza:
Quando la comunicazione conduce verso il timore:
Quando scrutando una circostanza, finalmente si offre senso all’altra parte della medaglia:
L’Autore in Evoluzione ha il dovere di vibrare emozioni capaci di accendere intelletti annichiliti.
L’autore in Evoluzione
“ha cura per ciò che è in luce”
Il contest letterario geltOUb è arrivato alla settima edizione grazie agli AUTORI IN EVOLUZIONE, ligi al diritto-dovere di comunicare la propria bellezza.
Ma cos’è geltOUb?
Zose Paperi intervista Giuseppe Carta QUI
Il tema era libero ma particolarmente gradite sono state le VISIONI, le VISUALI, le PROSPETTIVE costruttive e tutte le dinamiche che risuonano ritmi di liberazione dalle squisite ma precarie consuetudini, facilmente manipolabili dai tiranni interiori ed esteriori, sempre agghindati coi vestiti della Domenica e nuovi soverchiatori di fresche e genuine emozioni.
Tutte le opere in Contest QUI
I finalisti QUI
Nonostante le parole dell’arcobaleno umanizzato ormai tendano a separare i popoli e le menti, i nostri lirici baluardi hanno saputo acciuffare le parole degne, quelle che sgorgano dallo zampillante proscenio del nostro cuore. Il settimo sigillo è successo. La Compagnia è in Evoluzione.
Vince ed è CAPOFILA
Antonietta Fragnito
-Incartami in un abbraccio-
Sono una cartamodella.
Nel senso che mi aggiro in un mio mondo di carta.
Incarto parole e sogni.
Confeziono promesse che non mantengo.
Perché dovrei?
Se la vita è solo una cartiera!
Difatti
fumo sigarette di carta.
Pago tasse di carta.
Prendo multe di carta.
Leggo e scrivo su carta.
Un giorno finirò perfino affissa al muro
su un dozzinale pezzo di carta.
Sono la polverosa libraia di me stessa.
Bulimica di pagine illusorie.
Sono l’ editore della mia stessa anima,
del mio cartaceo ego.
Mi trucco di parole contenziose.
Sorseggio storie improbabili e stolte.
Metto bigodini pur essi di carta.
Indosso vestiti di velina,
rischiando lo strappo.
Ho occhi secchi di cartacrespa.
Sto silenziosa.
nell’imballaggio ligneo della mia vita.
Complimenti e grazie a tutti i partecipanti!