La terza edizione del Contest letterario gratuito di TEATRO e POESIA “Radici, impulso e rivoluzione” è promossa dall’associazione culturale “Meris in Domu” e dal centro culturale NAI.

-La libertà è Poesia,
come Teatralizzare la via?-
Aliti di poesia e teatro
senza duello, timoni e timori
“Radici, impulso e rivoluzione” è la raccolta delle commedie di Giuseppe Carta, composta da tre copioni tragicomici e da un canovaccio. Per esigenze di emancipazione, l’ambientazione avviene nella realtà della Sardegna, centro del Mediterraneo e connessione pacifica per i popoli…
Il tema era libero ma la giuria ha particolarmente gradito i tumulti evolutivi generati dalle innate follie da realizzare, fonte di benessere collettivo che gli umani spesso scordano di mettere in pratica.
Durante il Contest gli autori hanno ricevuto dai lettori una guida precisa riguardo al proprio modo di intendere l’opera appena letta. Chi non è arrivato alle fasi finali potrà testimoniare al futuro la propria assoluta presenza, non bisognosa di ulteriori conferme e sottolineature.
Tutte le opere partecipanti QUI:
I finalisti QUI:
Ginepro d’onore
Il Ginepro d’onore di RADICI,IMPULSO E RIVOLUZIONE 2018 è per diritto rivolto alla lirica che più di tutte ha saputo COMUNICARE la propria determinazione. Quali sono le nostre RADICI? Da cosa è generato il nostro IMPULSO? Il presente è rivolto al futuro per una RIVOLUZIONE?

Ivan Monni
Su Deu de is campus de s’Idanu-
Acanta
de su mari
intra de is istainis de
su sali
ddui fiat s’antigu Deu
Qart
alabau de piscadoris, pastoris
e messajus.
A
pustis chi sa genti de foras nd’iat portau su Deu Petrolliu
e
si nd’essi fuiu cun su dinai in buca
diventau
fiat su mari nieddu, e sa genti sfainada.
Su
Deu Qart si fiat inchietau.
Sa
genti sfainada no produsiat prus.
Assìstia,
pensàt scéti a comporai de foras.
Insandus
iant fatu una crèsia noa
cun d-unu
bellu mercau aintru
Sa
genti a fùrrius andaiat scioberendi
su
beni a tirai a marra, no spaciàt mai.
Aintru
de cida, ma pruschetotu su dominigu.
A
saludai su Deu Karrfur, dònnia dii.
Scéti
ca su bèciu Deu Qart si fuat unfrau
poita
ca imoi nemos produsiat e nimancu bendiat prus
e
intzandus faiat spaciai su dinai a sa genti
allestru,
prima de su tempus suu.
Arribendia cuaddu, unu Deu nou
castiendia-i-largu, giai si biiat.
Amazon a Karrfur nci bogàt
E Qart puru, arròsciu, andau si ndi fiat!
TRADUZIONE
–Il Dio dei campi di Su Idanu–
Vicino
al mare
in mezzo allo stagno del
sale
c’era l’antico dio
Qart
adorato da pescatori, pastori
e agricoltori.
Dopo
che la gente di fuori aveva portato il Dio Petrolliu
ed
essersene andati con i soldi tra i denti.
Il
mare era diventato nero, e la gente disoccupata.
Il
Dio Qart si era arrabbiato.
La
gente disoccupata non produceva più.
Assistita,
pensava solo a comprare da fuori.
Allora
avevano fatto una nuova chiesa
con
un bel mercato dentro.
La
gente a frotte andava a scegliere
quei
tantissimi beni, che non finivano mai.
In
settimana, ma soprattutto la domenica.
A
salutare il Dio Karrfur, ogni giorno.
Solo
che il vecchio Dio Qart si era offeso
perché
adesso nessuno produceva e neanche vendeva più
e
allora faceva terminare i soldi alla gente
rapidamente,
prima del normale tempo.
Intantoarrivando a cavallo, un Dio nuovo
dalontano, già si vedeva.
Amazonmandava via Karrfur
E Qart pure,stanco e sfiduciato, se ne andò!

“Tantissimi complimenti a Ivan Monni che è riuscito a offrirci uno spiraglio, una visuale che parte dalle Radici, dall’Impulso e dalla Rivoluzione!
Tutte le opere in contest saranno presenti nell’Antologia Oltre l’invisibile, la nuova Antologia degli Autori in Evoluzione. Paradigma Nouu